venerdì 6 ottobre 2006

Il primo impatto

Mattina di venerdì, 6 Ottobre

L'aereoporto di Shanghai (sto parlando di Pudong) è bellissimo e moderno, sembra un uccello con le ali spiegate, e, cosa più importante, è meravigliosamente chiaro. Un occidentale non ha assolutamente alcun problema ad orientarsi. Le indicazioni sono precise, ed è segnalata per ogni uscita il capolinea dell' autobus in corrispondenza. Inoltre l'impatto con gli ideogrammi è molto soft, dal momento che tutte le scritte sono bilingue. Paolo mi ha detto che potevo scegliere tra un taxi e il bus n.2, che avrei trovato uscendo sulla destra. Preferisco l'autobus, voglio iniziare subito ad immergermi nel chinese way of life... Guardo il costo del biglietto: 19 yuan.. 1 euro e 90 cent..... (se avessi preso il taxi avrei speso al massimo 10 euro.. per un percorso simile a milano-malpensa, io ieri mattina ne ho spesi 71... settantuno!!!).

Subito si avvicina un ragazzo cinese per sapere se avevo bisogno di aiuto. Sono sorpresa, parla perfettamente inglese ed è gentilissimo. Quando arriva il bus si siede di fianco a me e incomincia a farmi da guida. La prima cosa a cui ho pensato è che per i marpioni non c'è confine che tenga.. ma in realtà ho dovuto ricredermi. Si vedeva proprio che aveva voglia di parlare della sua città, voleva che io avessi il miglior impatto possibile.
Mi ha illustrato i posti più belli da visitare in Cina e man mano che ci avvicinavamo a Shanghai mi faceva notare i nuovi grattacieli. Me ne ha indicati due in costruzione e mi ha detto: "questo noi lo chiamiamo 'Il nuovo'.. Lo so che l'altro non è ancora finito.. ma questo è stato iniziato da poco.. per cui per noi è il nuovo.. Qui a Shanghai se torni ogni sei mesi vedrai sempre una città diversa.. perchè Shanghai è viva, è sempre in mutamento." Mi ha detto anche che è venuto qualche volta in Italia perchè lavora come guida a gruppi di turisti cinesi... (sì, credo quelli che vediamo in giro a fotografare ogni cosa!! )

Verso la fine del nostro viaggio gli ho chiesto cosa ne pensassero i vecchi nel vedere questa città sempre più moderna. Benchè ci siano ancora tanti quartireri vecchio stile, incontaminati, immagino provochi un po' di malinconia vedere questa espansione vertiginosa.. La sua risposta è stata che a loro va bene così, sono contenti, ma anche se non lo fossero non c'è scelta e quindi va bene comunque... poi ha cambiato discorso.....

Arriviamo in centro città, al capolinea. A questo punto non so che fare. Io ho l'indirizzo dell'appartamento, Paolo mi ha detto che è vicino, ma spiegarlo sarebbe stato difficile, quindi ha stabilito che era meglio io prendessi un taxi, anche se si trattava solo di un chilometro. Il ragazzo mi dice che non c' è bisogno: mi accompagna lui... non è di strada, ma non importa, poi dal mio appartamento prenderà un taxi... Rimango allibita da tanta gentilezza.

Incomincio a passeggiare per le vie di questa città. L'impatto è bello, gioioso.. mi piace!! Non rimango sorpresa dalla fiumana di gente e di macchine.. d'altra parte solo shanghai conta 20 MILIONI di abitanti... In realtà il ragazzo mi dice che è una giornata particolare, il penultimo giorno di una settimana di festa e vacanza per tutti i cinesi (nel senso che nessun cinese va a lavorare..). Come leggo nella mia inseparabile Lonlely Planet - grande, unica e immensa - il primo ottobre é FESTA NAZIONALE e la Cina si ferma per una settimana. Tutte le persone quindi si riversano in strada.

Noto con curiosità che agli incroci più importanti ci sono degli addetti che aiutano i pedoni ad attraversare... o meglio impediscono l'anarchia totale che si avrebbe senza un minimo di indirizzamento. Come mi spiega il ragazzo (non so se non mi ricordo il suo nome o se addirittura non gliel'abbia mai chiesto), Shanghai è molto simile a Napoli, come persone e come viabilità. Praticamente il rosso viene dai più considerato solo un segnale di precedenza, quindi è sempre meglio guarardare attentamente prima di attraversare... Sempre camminando mi fa notare tutti i vari internet cafè, mi spiega che i costi sono bassissimi e che quindi non avrei trovato problemi di alcun genere. Uno proprio a cinquanta metri dal mio appartamento.

Già, sono arrivata. Il ragazzo mi saluta, e come niente fosse sale su un taxi e mi augura buon soggiorno. Non mi chiede nulla. Ne' numero di telefono, ne' tanto meno di rivedermi. Non era un marpione, ma semplicemente una persona gentile!
Il bell'impatto cosmopolita della città si scontra però con il portiere del palazzo. Gli dico che devo chiamare una persona all'appartamento 1802. Nulla. Il vuoto. Gli faccio vedere il numero e lui niente. Sembra un tamagogi col cervello in stand by, anzi direi in off... Cioè..... io sono nel palazzo dove mio fratello ha affittato un appartamento, dopo un viaggio di 15 ore più un'ora tra bus e camminata, sono in piedi da 44 ore perchè non ho dormito in aereo e questo cinesino si intromette negli ultimi centometri che mi separano dal letto?????????? Dove cazzo è sto appartamento 1802??? Da che parte?? Quale ascensore??? Nulla. IO NO INGHLISH...... cinciulì cinciulà..

Ok, devo chiamare Paolo sul cel. La mia ricaricabile tim in Cina non funzica. Quindi telefono pubblico. Ce ne è uno poco distante. Ovviamente non vuole le monetine.. serve una scheda... Poco più avanti vedo un chiosco che vende sigarette.. Sempre con il mio fedele Bertoni85litri sulla schiena e l'altro Bertoni36 caricato davanti, mi avvicino e chiedo. Yes, lui capisce!! Noto anche che oltre a vendere sigarette, fa anche servizio telefono. Una cinesina sta parlando con un bell'apparecchio a filo rosso, seduta su una sedia da bar in mezzo al piccolo marciapiede e appoggiata con braccia e cornetta sul banco del chiosco.

Cmq, presa la scheda vado in cabina, chiamo Paolo e finalmente ho la formula magica.... 1802, primo ascensore, piano 18, appartamento a destra.......... Il letto si avvicina.. :o)
Salgo, l'ascensore ci mette unattimo a fare 18 piani. Entro, saluto il frate subito l'occhio mi cade su un piatto... Non ci credo!! I piatti dell'ikea!! Effetto devastante della globalilzzazione...
Poi però li giro... eggià.. "made in china".. Ho sbagliato.. è la cosa più autoctona che ci potesse essere!!!!

Intanto mi guardo in giro, questo micro appartamento barra monolocale (in realtà camera grande con bagno lavatrice e cucina..), è veramente carino!!!! Piccolo ma con ogni cosa al posto giusto e poi... la cosa che più di ogni altra mi fa impazzire...
una parete solo di vetrate! spettacolo widescreen su uno strategico angolo della città. Grattacieli dalle forme più particolari, un parco sulla destra e le grandi arterie sulla sinistra. Rimango secondi imbambolata a fissare la vetrata.

Mi faccio una doccia (il bagno è grandissimo rispetto alla stanza e c'è una doccia spaziosissima) e poi punto diretta il divano. Il frate mi sgrida.. non posso dormire! Lui ora lavora ma nel frattempo devo stare sveglia. Si uscirà nel pomeriggio.
Io ora sto andando avanti per inerzia, con gli stecchini alle palpebre e la mente offuscata. E' giunta l'ora della prima vera passeggiata. Mi sciacquo la faccia con acqua gelida e sono pronta.

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