domenica 13 gennaio 2008

Viña del Mar, l'arresto e la serata in questura.

Domenica mattina!
Non facciamo i poltroni, andiamo subito a far colazione e ci prepariamo. Oggi si va a pranzo con Alfredo a Viña del Mar.

L'appuntamento e' a mezzogiorno, pero' scendiamo subito verso il porto per vedere un'altra parte della citta'. Dopo una passeggiatina arriviamo alla piazza principale di Valpo.. ebbene si', plaza Soooootomayor!!
In piazza Sotomayor - come ha detto qualcuno da qualche parte, ma non mi ricordo chi - "si affacciano edifici dichiarati patrimonio storico e si puo' vedere un raro esempio di sincretismo architettonico tra stile antico e moderno". Tra questi edifici c'e' pure il palazzo dei bomberos, ovvero dei pompieri, l'accademia navale (quella bella casetta azzurra) e il monumento ai caduti del mare.

Per questa piazza passano anche tanti autobus di linea, tutti coloratissimi, un piacere per gli occhi.. peccato che se ne freghino abbastanza dei pedoni (effettivamente in mezzo alla piazza c'e' un'isola parcheggio-pedonale ma e' delimitata solo da alcune strisce bianche) e mentre uno di questi cosi allegramente fa manovra a momenti mi investe...
Visto che siamo parecchio in anticipo scendiamo al porticciolo e dopo aver fatto un giro per le interessanti bancarelle (teoricamente sarebbe proibito il commercio ambulante), veniamo distratti da un gran vociare unito da strombazzamenti vari.

Il porto infatti e' un luogo altamente caotico e i marinai del posto sono fuori di testa, manovrano come se stessero a Napoli parcheggiando in triplice fila carpiata...un vero spettacolo! Le barche hanno pure il clacson. Dicono che alla mattina i leoni marini si avvicinino a riva per cercare di scroccare qualche avanzo ai pescatori. Magari domani proviamo ad alzarci presto...
In attesa di Alfredo F. si fa tentare da un churro.. appena lo assapora una espressione estasiata si stampa sul suo viso.. e a me non rimane che assaggiare.. Sicuramente si tratta di un ammasso di migliaia di kilocalorie pero' e' effettivamente uno spettacolo.. praticamente e' una pastella composta da farina, olio, zucchero e sale, leggermente fritta e spolverata con zucchero a velo.

Arriva Alfredo con una sua amica, Edisa, e la bimba di lei, Catalina. Ci dirigiamo immediatamente a Viña del Mar. Il tempo volge al brutto, inizia a piovigginare e fa piuttosto freddo. Una fitta nebbiolina scende sul mare e la gita perde tutto il suo fascino.
In effetti appena giunti in loco mi viene da pensare che non ho poi perso tanto. Vina viene descritta come la piu' bella localita' balneare del sud pacifico, ma a me sembra orribile. Piu' che Forte dei Marmi, a cui viene spesso paragonata, a me sembra la Montecarlo dei poveri.. palazzoni altissimi ammassati in riva all'oceano. Magari con il bel tempo si potra' anche sfruttare la spiaggia.. ma vista cosi' e' di una tristezza immensa.

Ci fermiamo a mangiare in un bel ristorante praticamente sugli scogli. Abbiamo una triplice vista dell'oceano: dalla terrazza superiore, dal balcone a livello tavoli e dai finestroni dietro di noi. Iniziamo con un margarita e poi ci diamo al pesce. Ovviamente buonissimo!
F. rimane affascinato dalla potenza delle onde e rimane imbambolato sul balcone ad osservare l'onda lunga infrangersi lenta e potente sugli scogli.


Al ritorno ci capita un simpatico incidente. All'inizio nulla di grave.. sembrava finita li'..
Parcheggiamo in piazza della vittoria e ci prendiamo un caffe' nel locale di Christian. Purtroppo lui non c'e' e si vede. Chiediamo un caffe' ad un dipendente ma in questa occasione si dimostra ancora una volta come non basti avere macchinari e prodotti eccellenti. Bisogna saperlo fare! Lunghissimo e poco saporito.. glielo faccio rifare dicendogli che conosco il suo capo.. alla seconda supera la prova.. non e' vero che non sapeva come farlo.. non c'aveva voglia.. e pensava che fossimo i soliti turisti che si accontentano di tutto...
Dopo il caffe' e una simpatica chiacchierata con Alfredo ci sentiamo veramente stanchi e ci siamo diretti subito in ostello.
Non appena entrati in camera veniamo a sapere che dopo averci riaccompagnato all'alloggio Alfredo e' stato arrestato da dei poliziotti, accusato falsamente di avere investito una bimba....
Il tutto si spiega con un padre che si spaventa mentre cerca di attraversare la strada con la sua niña, col semaforo rosso e senza strisce pedonali, tira una lattina sul vetro della nostra auto (dove stavo io, col finestrino alzato...fortunatamente) ed il cardiopatico Alfredo "scatta" come una molla, scende dall'auto, inciampa, cade di faccia sul marciapiede, si scrosta le mani, poi risale sull'auto e ce ne andiamo. La macchina non aveva neanche sfiorato la bimba. Lei per lo spavento si mette a piangere e scivola sul manubrio della sua biciclettina facendosi un po' male. Il parentame vario la spinge a piangere sempre di piu'.. in realta' non si e' fatta nulla.. Secondo l'accusa la nostra macchina le e' salita sopra.. ma dal momento che avevamo un suv enorme che neanche a Milano se ne vedono di cosi' grandi (pero' li' e' necessario averlo..) al posto di una bimba il furbone si sarebbe ritrovato una sottiletta..
Quattro ore passate alla polizia per testimoniare.. prima ci hanno detto che dovevamo aspettare martedi per fare una deposizione in tribunale.. ma alla fine hanno preso i nostri nomi e numero di passaporto senza neanche bisogno di una firma...

Stravolti ci facciamo portare a casa.
Niente cena, ..ronf!

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