sabato 12 gennaio 2008

il fascino coloniale e un po' retro' di Valparaiso

Ci alziamo che S. e' gia' partito.
Comodamente facciamo il punto della situazione e prepariamo i due zainetti piccoli per il nostro weekend a Valparaiso.

Dopo aver lasciato le chiavi di casa al portiere prendiamo la metro e scendiamo alla Estacion Central. L'aria qui e' un po' piu' caotica ma rimango sempre meravigliata dall'ordine e la pulizia di questa citta'. Abbiamo tutto il tempo a disposizione e, prima di dirigerci ai bus, curiosiamo tra i negozietti della stazione.

Facciamo una colazione a base di cappuccino cileno (un bicchierone di caffelatte ricoperto di panna montata) e di un dolce corposo a base di cannella e glassa, rivelatosi molto buono pur se non appettibile a prima vista. Sucessivamente ci concediamo qualcosa che assomiglia ad un caffe' e un succo naturale di cherimoya.
Ecco, la cosa che io trovo meravigliosa quando viaggio e' proprio la possibilita' di trovare succhi di frutta naturali fatti al momento. Solo in Italia questa pratica e' sconosciuta.. sara' perche' da noi oramai la frutta fa schifo.. o perche' la nostra educazione alimentare oramai si basa solo su birra e cocacola??

Arrivati alla stazione dei bus (dopo l'acquisto del dentifricio e la ricerca fallita di un allargador por enchufa), notiamo con piacere la notevole concorrenza delle diverse compagnie. Ci ispira la TurBus, anche perche' parte all'istante. Il venditore di biglietti, che poi e' anche l'autista, ci accompagna personalmente con un minivan alla reale fermata del pullman. Questo ci permette di vedere un quartiere povero e polveroso (pur se dignitoso) e una parte di Santiago completamente diversa dalla citta' che abbiamo visto fino ad ora.
Il viaggio è veloce e confortevole, il pullman è pulito, comodo e abbastanza fresco.

Arriviamo a Valparaiso con un caldo notevole. Gentilissime, le ragazze dell'ufficio turistico ci offrono una piantina della citta'. Decidiamo di non prendere un taxi e ci incamminiamo a piedi alla ricerca di un ostello. Lo vogliamo in una zona non troppo caotica e la scelta cade su tre o quattro alternative abbastanza vicine tra loro. Il fatto di essere arrivati il pomeriggio di un sabato non ci fa stare troppo tranquilli sulla possibilita' di trovare posto al primo colpo.

Mentre camminiamo lungo el Plan, la parte commerciale pianeggiante di Valpo, mi ritorna in mente quanto letto sulla Lonely riguardo al fatto che questa citta' o si ama o si odia. Il primo impatto infatti puo' non essere dei migliori. Caotica, piuttosto sporca, con un incredibile intrico di cavi elettrici, Valparaiso e' pervasa da un'atmosfera bohemien un po' retro' che le fa assumere un'aria leggermente trasandata. A me invece non dispiace. So di non essere entrata ancora nel mood giusto per capirla, pero' ha sicuramente una personalita' molto spiccata, con un fascino coloniale che la renderebbe perfetta per un set cinematografico.

La parte piu' caratteristica si trova sui cerros. In questi quartieri appollaiati sulle colline a ridosso del mare, dove si arrampicano stradine strette e ripidissime, sono concentrate centinaia e centinaia di vecchie case di legno, tutte ricoperte di lamiera coloratissima. Un trionfo di colori! I piu' noti sono il Cerro Alegre e il Cerro Conception. Ed e' proprio li' che ci stiamo dirigendo.

Il sole e' caldo, la fame tanta e siamo anche un po' stanchi. Oltre tutto questi cerros sono veramente tanto in salita e al primo ostello abbiamo gia' il fiatone. Quindi decidiamo che il primo ci piace tantissimo..

Del resto questa vietta privata e' deliziosa, il posto sembra tranquillo, la stanza e' grande ed accogliente. La casa, di un bel color turchese, e' tutta fatta in legno ed e' un'antica residenza del secolo scorso. Le assi scricchiolano un po' sotto i nostri piedi ma il tutto contribuisce a rendere l'atmosfera molto affascinante. Siamo alla Residencia en el Cerro, passaje Pierre Loti, 51 - Cerro Conception. Dieci mila pesos a persona, venti dollari, quindici euro.


Alcune notizie sulla citta' apprese dalla santaLonely: Valparaiso è la seconda città del Cile, dista circa 120 Km da Santiago ed e' tra i principali porti sudamericani; un tempo era uno dei porti chiave del Pacifico ma a seguito dell’apertura del canale di Panama la sua importanza e' venuta meno.
E' sede del parlamento cileno e dal 2003 il suo centro storico e' stato dichiarato Patrimonio dell'Umanita' dall'UNESCO.

Visto che oramai sono le cinque del pomeriggio decidiamo di non mangiare. Riposiamo un pochino e poi facciamo un giretto per tirare sera. Cerro Conception e' un carinissimo quartiere pieno di locali e ristorantini. Vicino al nostro ostello c'e' una chiesa protestante da dove escono parecchie persone tirate a festa, probabilmente e' in corso un battesimo. A un lato della strada dei lavori in corso nascondono la ripida salita che si inerpica sulla collina. E' un tratto troppo breve per costruire un' altra funicolare (che si andrebbe ad aggiungere a tutte le altre che hanno contribuito a creare il fascino di Valparaiso), ma di certo questi scorci mi ricordano Lisbona..


Proseguiamo la nostra passeggiata scendendo per una vietta fiancheggiata da casette gialle e lilla. Sbuchiamo poi su un suggestivo belvedere che continua in una passaeggiata panoramica. Questo e' il posto preferito dai tanti pittori che amano ritrarre la citta' durante le varie fasi del giorno e immagino che il tramonto sia uno spettacolo da non perdere! Come anticipato da santaLonely, Valparaiso e' il paese dei balocchi sia per gli appassionati di fotografia che per gli amanti del disegno, perche' ogni angolo regala uno scorcio unico e suggestivo che merita di essere immortalato.

Ci godiamo il panorama per qualche minuto e poi risaliamo per un altra via verso la nostra stanza.
Attraversiamo una parte del quartiere piu' residenziale, con villette curate in stile inglese. La maggiorparte sono bed&breakfast ma non mancano fortunati residenti. Passeggiando per la citta' una cosa ci colpisce: la grande quantita' di animali randagi, soprattutto cani, sdraiati per terra a dormire beatamente. Il fatto che siano ben pasciuti e con l'aria soddisfatta ci fa pensare che non se la debbano passare cosi' male...


Per cena scegliamo un posto in centro consigliato sempre da santaLonely. Anche se si trova nella zona centrale è stato un po' difficile trovarlo in quanto situato alla fine di un vicolo cieco (Av. Condell 1446), oltretutto il nome è un po' diverso da quanto segnalato sulla guida. Non si tratta di Casino Royal Cruz, bensi' di Casino Social J. Cruz.. ed e' una gran bella differenza... Questo posto strepitoso e' pieno di vecchi mobili, soprammobili e quadri. I muri sono ricoperti di scritte, messaggi, incisioni, graffiti, fotografie, cosi' come i tavoli e le tovaglie sono scritti e incisi da migliaia e migliaia di clienti che nel corso degli anni si sono avvicendati nel locale (anche noi ovviamente abbiamo lasciato il segno). A capo della baracca c'e' un fantastico omone con la barba bianca, che se lo vedessi vestito di rosso non potresti non pensare di trovarti in fronte a Babbo Natale... uno spettacolo d'uomo.. (e ovviamente il nonno era di Napoli...). Specialita' della casa e' la chorrillana, piatto tipico di Valpo "a base di carne di maiale, cipolle e uova, sepolte sotto una montagna di patatine fritte" (cit. Lonely). Molto buono. Se lo assaggiate tenete conto che in serata passera' il colesterolo a salutarvi sentitamente.

Io e F. cominciamo a realizzare dove siamo. Ora che ci penso è il nostro primo pasto a due.
Caso vuole che proprio mentre noi stiamo cenando entrino due anziani musicisti. Voce bassa, calda, malinconica e romantica canzone d'amore... come da copione..
l'atmosfera diventa talmente sognante che la mente si perde nei pensieri e si estranea dalla realta' schizzando nello spazio. Dopo aver girovagato un po', da lassu' mi inquadra con una zoomata tremenda.. e mi dice..
"Claudia, ma ti rendi conto di dove sei??"


1 commenti:

Anonimo ha detto...

che meraviglia claudia!