venerdì 11 gennaio 2008

Bisogna sempre aver un programma di viaggio per poterlo stravolgere..


Il primo impatto con Santiago e' sconcertante. Pulita, muri immacolati e strade
ben tenute senza cartacce per terra. Sara' che siamo passati in macchina per le vie principali, sara' che casa di S. e' nel quartiere residenziale del Golf, ma qua non sembra assolutamente di essere in sudamerica.
E devo ammetterlo, la cosa mi dispiace un po'.
Decido di non lasciarmi influenzare dalla prima impressione e mi faccio consigliare il posto migliore dove cambiare i pochi euro che mi sono portata. Ancora un paio di tappe e giungiamo a casa... ho urgente necessita' di una doccia e di un letto.
S. ci lascia al suo appartamento e va fuori per una commissione.
Per non rendere troppo piatto e insipido l'inizio di questo viaggio, qualche spiritello dispettoso ha pensato bene di farmi uno scherzetto..ora ditemi voi come e' possibile che dentro ad un beauty a comparti separati, messo all'interno di uno zaino completamente impacchettato, si possa aprire la confezione di shampoo?
Risultato: beauty da svuotare, qualche maglietta da lavare ma, cosa piu' demoralizzante, zaino sguscioso che si e' riempito di bolle non appena sfiorato da una spugnetta umida.
E io ho sonno.
mi faccio forza e con gli stecchini alla palpebre incomincio a lavare la sacca.
F si avvicina.. vuoi dire di no ad una richiesta ehm... di coccole???
...
bruscamente interrotti dal ritorno di S. ci docciamo in fretta, mettiamo a stendere lo zaino sotto un sole cocente e ci prepariamo per uscire.
Prima tappa la casa di "don"Alfredo.
Alfredo e' un genovese che vive in Cile da trent'anni. Grande e grosso, travolgente nel suo entusiasmo, verra' presto soprannominato "don diciamo" per il suo vorticoso intercalare (appunto "diciamo") che infila ogni massimo tre parole del discorso.
Lo scopo princiapale della visita e' la connessione internet per l'acquisto dei biglietti aerei per Calama e Punta Arenas. Don diciamo ci ribalta tutti i piani. Ma quali aerei?? Domenica scendete con me a Cauquenes e vi presto la mia camioneta!! Vi indico i posti migliori da vedere e poi, alla fine del viaggio, me la riportate indietro. Tanto per ora non ne ho bisogno.

Che si fa, si rifiuta? Trecento euro e passa di volo risparmiati.. e si rifiuta??
Io non so perche'.. non riesco ad essere contenta, c'e' una sensazione strana che non riesco a tradurre in parole.. non so, forse non mi piace che qualcuno progetti il mio percorso, qualcosa mi frena.
L'offerta pero' e' troppo bella, vuol dire poter visitare posti lontani dai percorsi battuti, avere una totale indipendenza di movimento, non portarsi lo zaino in spalla.. e non posso dire di no.

Dopo aver stravolto i nostri piani la nostra simpatica coppia di amici ci porta in un bel ristorante della zona "bene" di Santiago. Veniamo accolti da un aperitivo di pisco sour, un cocktail leggero
fatto con tre parti di Pisco (liquore oggetto di annose dispute tra Cileni e Peruviani che entrambi rivendicano come distillato nazionale), una parte di limone (possibilmente limoni di Pica), zucchero e un poco d'albume d'uova.
Giusto per sottolineare il benvenuto S. e don diciamo ordinano una Parrillada, cioe' una tipica, squisita, ENORME grigliata di carne. A differenza delle nostre grigliate, qui si usa unire ai tagli nobili anche le frattaglie. Sulla fiducia ho asseggiato cose che inItalia finirebbero direttamente in spazzatura.. cioe' le tonsille e parte del grasso che c'e' intorno al cuore dell'animale. Non mi crederete ma giuro che sono deliziose!! (non informatevi pero' sull'apporto di colesterolo.....)
Il tutto ovviamente e' accompagnato da un ottimo vino tinto cileno scelto dai due intenditori (nonche' produttori) e dal racconto delle loro esperienze in questo Paese cosi' poco conosciuto in Europa.

Verso sera torniamo a casa di S.
Ci rilassiamo in veranda godendoci il nostro primo tramonto cileno. Sorseggiamo un bel bicchiere di acqua fresca (rigorosamente del rubinetto perche' qua a Santiago l'acqua e' buonissima) e fantastichiamo sul nuovo viaggio che ci attende.
Domani si va a Valparaiso.

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